domenica 19 agosto 2012

L'intervista a Giuseppe Lorin



L'intervista è tratta dal sito http://www.gliautori.it

Un brillante percorso artistico come attore, regista, sceneggiatore, giornalista ed un amore particolare per la poesia. Quale è il suo rapporto con questa forma di scrittura, o meglio cos'è la poesia per Giuseppe Lorin?

Complimenti, bella domanda che per forza di cose mi farà ricordare… gli esordi del percorso artistico! Mi trovo nel mondo dell’arte per “destino”, così come i popoli orientali giustificano le proprie situazioni contingenti. Attore, poiché a soli tre mesi Ingrid Bergman, che stava girando un film diretto dal suo Rossellini, mi volle tra le sue braccia; regista, per volontà dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, diretta da Ruggero Jacobbi che mi scelse, con borsa di studio, quale possibile uditore straniero per frequentare un anno pieno all’International Film Institute of London per il XIII corso di regia cinematografica, diretto da Richard Attemborough; sceneggiatore, perché, per molto tempo, ho fatto parte del gruppo di scrittori sotto l’egida di Leo Benvenuti per la scrittura cinematografica.

Una scena del film “Al lupo al lupo” con Carlo Verdone è stata scritta interamente da me per un accordo con Leo, il padre della Commedia all’italiana, un film prodotto dalla Titanus. Poi perché per sette anni ho organizzato, insieme ad Alma Daddario, i corsi di Scrittura Creativa, al Café Notegen in Via del Babuino. Ed in ultimo, ma non l’ultimo interesse, o predisposizione, la professione di giornalista, perché seguii gli incontri e le chiacchierate sulla professione di giornalista di Indro Montanelli e quelli di Enzo Biagi. Sono troppi anni che non pago la tassa dei giornalisti pubblicisti di Roma! Potrò ancora scrivere??? La scrittura non si può arrestare per una questione unicamente burocratica! I miei articoli, le recensioni, le interviste, i miei saggi, sono letti da migliaia di lettori sia in internet on web sia sul supporto cartaceo. Quindi, oltre a www.lunico.eu, oltre a www.gliautori.it, oltre alla rivista ORIZZONTI della Aletti edizioni con distribuzione Feltrinelli, ultimamente collaboro anche con PERIODICO ITALIANO, una rivista … che unisce l’Italia! C’è però da sottolineare che giornali on web, come Il Tempo, se trovano nella rete un mio articolo che gli interessa, di buon grado lo “cattura”, lo fa proprio e lo pubblica nel suo palinsesto. È il caso della mia intervista a Roberto Vecchioni. Lei nella sua domanda mi chiede del mio rapporto con la Poesia. Le rispondo che essere catturati da questa ala misteriosa, che ti induce a scrivere con l’afflato dell’anima, è una sensazione di autentica “illuminazione”. Proprio per questi rari ed improvvisi momenti sono pienamente d’accordo con ciò che disse Alberto Moravia nell’orazione funebre a Pier Paolo Pasolini: “… di poeti non ce ne sono tanti, nel mondo. Ne nascono soltanto tre o quattro in un secolo… Il poeta dovrebbe essere sacro, e va protetto…”. Con ciò voglio dire che è praticamente un raggiro illusorio avere questa marea di antologie poetiche o antologie di novelle, racconti o quant’altro istituite da faziose associazioni culturali che “illudono” i giovani concorrenti con la speranza di “diventare” il prossimo poeta del terzo millennio! Gli individui non vanno illusi in alcun senso. Ultimamente sono uscito da una “giuria” di un concorso, organizzato negli spazi del Black Hotel, per racconti sul vino, solo perché avevo dato dei veri, autentici giudizi con bassissimi voti, scevri da ogni “raccomandazione”; perché non è deontologicamente accettabile l’idea di illudere le persone; per me l’etica è al di sopra di ogni situazione! Cosa è per me la Poesia, con la “P” maiuscola? Non è certo un elenco di versi in prosa poetica dove al centro sono descritte delle situazioni biografiche o non. Non è certo un “poetare” comune a molti. Non è certo lo sproloquio di chi non sa che fare quel giorno e a quella determinata ora. La Poesia è il verso dell’anima, è il contatto diretto con una realtà che ci spalanca nuovi orizzonti, nuove mete, nuovi… versi! È la Poesia che sceglie il momento giusto per essere percepita e scritta da noi! Ciò che sto esprimendo come definizione di Poesia, sarà compreso solo da chi è poeta almeno nell’intimo della sua anima. 

Da giornalista ci può confidare quale è il poeta del passato che lei avrebbe voluto intervistare? E tra gli scrittori contemporanei?


Di poeta del passato che avrei voluto intervistare, non ce n’è solo uno. Mi sarebbe piaciuto intervistare alcuni poeti francesi dell’800 come Paul Verlaine, Arthur Rimbaud, Charles Baudelaire, Stéphane Mallarmé. Andando a ritroso, mi sarebbe piaciuto intervistare Catullo. Tra gli scrittori contemporanei? Tra quelli che ci hanno preceduto nel fatidico passo mi sarebbe piaciuto intervistare Pier Paolo Pasolini, Salvatore Quasimodo, Giuseppe Ungaretti, Mario Luzi, Attilio Bertolucci, Tiziano Terzani, Alda Merini. Tra gli scrittori “vivi” e vegeti non ho intervistato ancora Alma Daddario, dalla complicata personalità e Tiziano Scarpa, il vincitore del Premio Strega 2009. 


Ha pubblicato recentemente un Manuale di Dizione, edito da Tespi, ha altri progetti per quanto riguarda la sua produzione letteraria?


Sa che non è poi così semplice pubblicare un libro? Troppe variabili si inseriscono tra il “fuoco sacro” e la dura realtà degli “affari”. La prima domanda degli editori è stata: “ma a chi potrebbe interessare un Manuale di Dizione?” Frase pronunciata con una forte inflessione milanese! Beh, il mio carattere ha fatto si che rispondessi d’istinto: “certamente a lei!” E così è iniziata la mia scelta dell’editore, fino a quando non ho incontrato Nicola Pesce, direttore unico della Tespi, che mi ha pubblicato e prodotto il Manuale di Dizione con prefazione di Corrado Calabrò e contributi di Dacia Maraini. A maggio 2009 è stato presentato al Lingotto di Torino, alla Fiera Internazionale del libro, ed ha avuto successo di critica e di pubblico. Interviste e articoli sul Corriere della Sera. A novembre il Comune di Roma, con l’organizzazione per grandi eventi Zetema, mi ha presentato il Manuale alla Casa dei Teatri a Villa Pamphilj e il GR2 mi ha intervistato nella fascia oraria delle 7,30, la più ascoltata da tutti coloro che… lavorano. Un grande successo, e soddisfazione alle stelle! Sulla mia persona sentivo realizzarsi l’augurio latino “Per aspera ad astra!” Ora sto assemblando il mio lavoro da giornalista poiché ho intenzione di pubblicare: “INSIEME NEL TERZO MILLENNIO, raccolta di articoli, interviste e recensioni a chi sta segnando questo inizio secolo” C’è qualche editore in ascoltooooooo??????? 


Laureato in psicologia con 110/110. Quanto ha contato nel suo lavoro il percorso di studi?


Sì, laureato con una tesi su “I potenziali evocati nelle ricerche sull’autismo infantile”, dove il relatore è stato il Prof. Luciano Mecacci, ora Direttore della Facoltà di Psicologia a Firenze. I miei studi hanno contato moltissimo, potrei affermare che sono stati fondamentali anche per le professioni da me svolte, di giornalista, attore, regista, scrittore, insegnante, nonché addestratore al trasporto aereo delle merci pericolose poiché sono Certificato I.A.T.A. (International Air Transport Association) come addestratore per il D.G.R. (Dangerous Goods Regulations) edito appunto dalla I.A.T.A.. Qui in Italia si parla tanto di meritocrazia, ma purtroppo se ti trovi in una organizzazione aziendale “inesistente”, come quella della nostra Compagnia di bandiera dove l’inettitudine regna a discapito della Nazione Italiana, vieni emarginato per invidie, limiti di aperture mentali e quant’altro. Ogni due anni continuo a mantenere la Certificazione, con il recurrent training, che mi permette l’insegnamento in strutture riconosciute e certificate dalla I.A.T.A. Dimenticavo del diploma alla Bocconi per il Corso di Marketing e Pubblicità! Ho sempre ammirato lo spirito della nostra rinascita cinquecentesca. Quell’uomo di multiforme ingegno che riuscì ad ampliare la conoscenza all’umanità del rinascimento italiano! Questo è il mio ideale! Con questa ideologia mi sono formato. 


Autore teatrale e cinematografico. Quali tematiche ha affrontato nei suoi testi?


Ancora non sono un autore ne’ teatrale ne’ cinematografico, come lo intendo io! Ho solo scritto delle sceneggiature cinematografiche, una di queste, ma solo per una breve scena, è stata inserita nel film con Carlo Verdone, grazie al mio amico Leo Benvenuti. Per Carlo Verdone scrissi “Cocco de nonna”, ma poi la sora Lella ci lasciò! Di sceneggiature comunque ne ho scritte molte nel corso gestito da Leo Benvenuti e tutte approvate ed in attesa del “regista giusto”. Qui, in sintesi, alcune mie sceneggiature: "Quella Casa Sugli Alberi": un'amicizia, una storia, a Roma e dintorni. "Sulle Orme Di Paolina": una Roma misteriosa per giustificare il comportamento fatuo della sorella dell’Imperatore Napoleone, di Paolina Bonaparte, ingiustamente non compresa. È una storia moderna. Ho la consulenza storica del compianto Antonio Spinosa. "La Signora Della Luna": una barbona per scelta in una Roma materna. "Scambio Di Persona": un giovane sequestrato nella propria villa in una Roma indifferente. "Il Castello In Cima Al Tetto": i sentimenti di un lavavetri egiziano, dei semafori, in una Roma al massimo del degrado. "Progetto Proust": il sogno non realizzato di Ennio Flaiano, Luchino Visconti, Suso Cecchi D'Amico. Un'intervista evidenzia la gelosia tra Marcel Proust e Albertine.


Quanto è stata ed è importante l’esperienza di giornalista?


Beh, i miei incontri e le frequentazioni sia con Indro Montanelli ed in seguito con Enzo Biagi, sono stati basilari, fondamentali, le ciliegine sopra una torta unica, irripetibile! Uscito dall’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico ai tempi delle direzioni di Renzo Tian e di Ruggero Jacobbi, rientrava nella consuetudine andare a cena con personaggi che hanno segnato la cultura italiana. Lavorare con Luca Ronconi, Giuliano Montaldo, Gianni Amelio, Roberto Faenza, Franco Giraldi, Fabio Mauri, Mario Landi e tanti altri mi ha permesso di essere un attore propositivo e non soltanto un attore esecutivo di ciò che vuole il regista. Essere propositivi vuol dire aiutare la genialità del regista! Sì, certe cose non vengono accettate ma è proprio qui che si riscontra l’umiltà del vero attore! L’esperienza giornalistica così come quella della laurea in psicologia mi aiuta a comprendere chi ho di fronte e dare risalto al personaggio o alla situazione contingente nel modo adeguato e nel rispetto del giusto equilibrio. 


Ha organizzato Corsi di Scrittura Creativa. Cosa ha potuto osservare negli autori esordienti?


La buona volontà e l’umiltà ad apprendere! Ho “osservato” proprio questa disposizione dell’anima degli iscritti ai corsi organizzati dall’Antica fucina dello Scrittore nella sala bassa del Café Notegen di via del Babuino, strada parallela di via Margutta, dove hanno abitato i coniugi Fellini, Federico e Giulietta. Altri tempi di una dolce vita e di una sensibilità culturale ed artistica diversa! Alma Daddario ed io, con l’aiuto dei nostri amici Dacia Maraini, Maria Luisa Spaziani, Age e Scarpelli, Antonio Spinosa, e tanti altri, abbiamo forgiato la sensibilità scrittoria dei nostri allievi con i Corsi di Scrittura Creativa che abbiamo condotto per sette anni, fino al 2003! 


Il nostro mondo è prevalentemente d’immagini. Quale futuro possibile per gli scrittori e, in particolar modo per i poeti?


È un mondo da film! Per il romanzo è la parola, per il film è l’immagine quella che conta. Mica saremo preoccupati per ciò? L’immagine, il nostro segno, il ritratto, l’autoritratto, è ciò che fin dai primordi dell’esistenza dell’uomo sulla terra ci ha dato la forza di affermare la nostra esistenza sia nel gruppo sociale sia come individualità del nostro esistere. Leggete il saggio sulla ritrattarte! Ecco, rimando questa lettura a questo saggio facilmente rintracciabile in internet, su Google, basta scrivere nel cerca di Google: Ritrattarte Lorin. Buona lettura!



Maristella Angeli e Michela Zanarella

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